Irha-Nrha Futurity 4YO Open, le finali

MASSIMILIANO RUGGERI & MR NO GUNS IN TOWN MASSIMILIANO RUGGERI & MR NO GUNS IN TOWN credits Bonaga Communication

I primi tre professionisti del reining a uscire dall’ovale di Cremona con il sorriso dei Futurity Champions sono tutti italiani: il Futurity 4YO, mai così ricco grazie alla sponsorizzazione di Elementa che fedele ai propri principi ha scelto di incentivare la gara per i 4 anni, è andato per il livello 4 e 3 Open a Max Ruggeri, per il 2 a Stefano Ferri e per l’1 ad Alberto Ferrara. Con loro tre magnifici stalloni: Mr No Guns In Town (score 219), Ub Electric (218,5) e Little Bingo Player (212).

I primi due hanno in comune una conoscenza piuttosto recente con i cavalieri che li hanno portati al podio. Allevato da Max Rudari, Mr No Guns In Town (Gunstar x Dunnit With Cash) era stato addocchiato da Max Ruggeri quando ancora era al paddock e aveva sì e no un anno e mezzo: «Aveva degli atteggiamenti, dei movimenti veramente particolari», racconta, «così quando ha avuto due anni l’ho fatto comprare a Lino Santobuono, l’attuale proprietario che è anche un amico. Ma poi un po’ perché mi sono spostato da Mantova al Trentino, un po’ per altre vicissitudini non era venuto in addestramento da me. È stato iniziato con il metodo Parelli, poi è passato per le mani di vari addestratori, e così c’eravamo persi di vista. Cinque mesi fa ho sentito Lino, abbiamo parlato di lui e ha deciso di riportarmelo. Quando ho ripreso il lavoro mancavano alcune fasi addestrative, e naturalmente l’esperienza in gara. Era un po’ in confusione, gli mancava solidità. Ma è talmente atletico e ha delle doti intrinseche sue - quegli stop particolari e quei begli atteggiamenti - che si è trattato solo di mettersi lì con pazienza e lavorarci sopra. Tra l’altro ha una magnifica attitudine mentale, perché il tempo era poco e lui ha appreso tutto quello che serviva. Sono contentissimo che è tornato in mano mia e soprattutto di aver dato un po’ di soddisfazione ad allevatore e proprietario che sono entrambi clienti e amici da diversi anni». Max, originario di Asola, vicino a Mantova, è ora di stanza all’Alps Coliseum di Egna.  44 anni, sta con i cavalli da 30 e ha collezionato innumerevoli finali in tutti gli special events; ma quanto a vittorie, ha una “predilezione” per quelli - come il Maturity, del quale con il noto stallone Mister Little Uno è stato Champion L4 ben tre volte - dove si misurano cavalli un po’ più d’età: «Sì, è un po’ una mia caratteristica: mi piace dare ai cavalli il tempo di cui necessitano. Ce ne sono molti che hanno talento ma fisicamente a tre anni non sono pronti, oppure come nel caso di Mr No Guns In Townpassano per diverse situazioni che ne ritardano l’addestramento. Io sono sicuramente “pro” Futurity a quattro anni, è una gara che mi piace molto… E comunque sono favorevole a dare una possibilità prestigiosa anche a quei cavalli che fisicamente o mentalmente sono un po’ in ritardo rispetto alla tabella di marcia e qualche mese in più li può aiutare». Il grazie di Max va prima di tutto all’amico Lino, ma poi a tutto il team che lavora con lui: «Se le cose vanno bene al vertice è perché la base ha lavorato bene e sodo», conclude. E adesso Derby? «Si vedrà», risponde ridendo. «Non si può mai sapere!»

Anche Ub Electric, il Champion Level 2 - e co-Reserve Champion nel level 3 - si è incontrato con il suo compagno di vittoria solo pochi mesi fa. Il francese Bo Ranch, dove Stefano Ferri è head trainer, lo ha acquistato da Luga Qh dopo il Futurity in Belgio - Ub Electric è nato negli Usa da Electric Code e Ub Stylin With Me - dove era arrivato in finale tra le redini di Mirko Midili. «Mirko è un amico e un trainer che stimo molto e che ci tengo a ringraziare», racconta Stefano, «E anche se io e Ub Electric non ci conoscevamo certo bene - il che è vero ancora adesso - siamo subito andati in finale al Breeders Futurity in Germania. Questa a Cremona è appena la seconda gara che facciamo insieme, ma tra il mio modo di addestrare e quello di Mirko c’è solo qualche piccolo “bottone” di differenza. Inoltre sono stato molto aiutato da quello che ho imparato e sperimentato nel mio lavoro con i due anni sul catalogare ogni cavallo per le sue caratteristiche e agire poi di conseguenza: è quello che mi ha permesso di mettermici insieme in così poco tempo e ottenere questi risultati; anche se naturalmente ci sono ancora margini di miglioramento». Stefano ha un programma estremamente particolare che sarebbe riduttivo riassumere in poche righe ma che gli permette di iniziare i puledri in un tempo brevissimo e senza alcuno stress: viene chiamato per questo lavoro dai più grandi allevamenti e centri d’addestramento in tutta Europa. La sua teoria (e la sua pratica) si basano sull’individuare per prima cosa il tipo di cavallo che ha di fronte, sul “prendergli le misure” attentamente: «Ub Electric, secondo il mio programma, è un cavallo “acqua”: vuole dire che è emotivo, e che la sua emotività è volta verso l’introspezione. Quindi in realtà è un cavallo timido nonostante sia stallone, sensibile e riflessivo. Sapere questo mi ha fatto capire che trova la sicurezza in sessioni di lavoro abbastanza routinarie e diluite, con pressioni costanti e ritmiche». Stefano, 38 anni, ha iniziato la sua carriera nel reining con Filippo Masi nel 1999; per tre anni assistente di Stefano Massignan presso le scuderie di Claudio Risso, si è poi spostato al 23 QH dove è stato moltissimi anni lavorando a fianco di Ricky Nicolazzi, Daniel Schlomer e poi dei coniugi Fonck. Da un anno cammina al 100% con le sue gambe al bellissimo Bo Ranch di Gregory Morat, al quale è estremamente grato per l’opportunità offertagli acquistando Ub Electric. Anche Ferri è in un certo senso un fan del Futurity a 4 anni: «Sicuramente mi trovo meglio con puledri di questa età, nei quali salvo casi sporadici trovo una maturità psicofisica diversa che permette di lasciare meno al caso tante cose e di arrivare più preparati. Tant’è che io i miei tre anni li ho lasciati a casa: secondo me un quattro anni è più maturo, più solido, e può anche mostrare un reining di qualità migliore».

Alberto Ferrara, 35 anni, ha intrapreso la strada del reining fin da quando ne aveva soltanto 18: si aggiudica il titolo di Irha-Nrha Futurity 4YO Open Level 1 Champion in sella Little Bingo Player, figlio del pluridecorato campione di cow horse Peptos Lil Bingo x Supertramp Out, una fattrice da Playing It Out appartenente al proprietario del Champion, Riccardo Morichi. Alberto conosce bene questo elettrico, giovane cavallo, nato da un progetto studiato a tavolino: «Sono stato sei anni in Toscana, laggiù ho conosciuto Riccardo e siamo diventati amici. Al mio ritorno, ho lavorato per un anno con Markus Schöpfer e ho avuto modo di conoscere il suo stallone, il “Pepto”. Avendo montato un po’ di suoi figli, che mi piacevano molto, ho proposto a Morichi di dare questo stallone alla sua fattrice. È stata una scommessa: e anche se siamo andati “un po’ lunghi”, perché il cavallo era tardivo nello sviluppo, adesso raccogliamo i frutti della nostra intuizione». Ferrara, che ha curato doma e addestramento di Little Bingo Player fin dalle prime battute, lo definisce molto atletico, non facile ma bravissimo e con tanto motore. E vede ancora un buon margine di miglioramento in tutte le manovre. «Sono felice di questo risultato, soprattutto per il cavallo che lo merita! È un po’ in ritardo perché molto ansioso, e ha sempre un po’ paura quando gli insegni qualcosa di nuovo; ma quando capisce e impara, è veramente super, onesto e affidabile».Essendo ancora verde Little Bingo Player non ha partecipato al Futurity 3YO 2018, ma quest’anno, prima di Cremona, ha già vinto il Futurity piemontese Intermediate Open 4YO. Alberto, già finalista al Nrha EuroFuturity 2019, lavora attualmente in proprio a Mazzè, presso il centro di Andrea Nobile, dove si è spostato due anni fa dopo i cinque trascorsi alla Peschiera QH di Caluso (To). Dopo le superiori, Ferrara aveva lasciato l’Italia per andare a fare esperienza negli States, lavorando per alcuni grandi nomi nel panorama Usa: per circa un anno con Scott McCutcheon, per Bob Avila, e un breve periodo per Brent Loseke al Green Valley Ranch. Ha trascorso anche due anni insieme a Rob Lawson, che è stato molto importante nella sua formazione, e infine uno con Schöpfer.

I titoli di Reserve Champions in questo Futurity 4YO Open sono andati ai seguenti binomi: per il level 4, Manuel Cortesi in sella a PC Tinsel Nic, stallone da Hollywoodtinseltown x PC Sliderina Whiz, allevato all’Azienda Agricola Cortesi Piero e proprietà di Marcus Levin (218,5); nel level 3, parimerito con il duo Stefano Ferri e Ub Electric, anche qui con un 218,5 abbiamo il cavaliere Ceco Tomas Martinek insieme a Call Me Lil Josie, una femmina Quarter appartenente a Wolfgang Hammer e figlia di Lil Joe Cash x Call Me N Hollywood (allevatore Sergio Elia). Nel level 2 si è piazzato secondo Pierluigi Fabbri in coppia con Hurricane Jaba, bel castrone da Broadway Jaba x Lydia Chex, allevato da Az. Agricola Pollarini con proprietario Igor Rozman, score 217; infine, nel level 1, i Reserve honours vanno con 211 ad Angelo Benedusi e Whizkeyfortheladies, stallone figlio di Whizkey N Diamonds e Smart Blue Frost, anch’esso allevato da Sergio Elia e il cui proprietario è Christian Simonazzi.

Ufficio stampa Italian Reining Futurity

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