Irha-Fise, nominati i primi Year-End Champions 2019 a Cremona

MORENO SACCHI & CONQUISTADOR MONEY MORENO SACCHI & CONQUISTADOR MONEY credits Bonaga Communication

Sono 16 i titoli in palio per il Campionato Italiano Irha-Fise 2019: i binomi in gara si sono qualificati nei circuiti delle 11 Associazioni regionali, e hanno tutti fatto un lungo percorso per meritarsi la Finalissima nel magico ovale di Cremona, sulla stessa sabbia calcata dai più grandi cavalli e cavalieri internazionali per l’Irha/Nrha Futurity. Incredibilmente tendente al basso l’età dei Campioni: gli youth nazionali si sono aggiudicati anche categorie adulte e non strettamente destinate ai principianti, dimostrando che nel reining italiano la linfa scorre vitale e “nuovi atleti crescono”.

I primi due campioni sul podio, incoronati già martedì sera, sono quelli delle classi Novice Horse, open e non pro. Alla testa della prima si posiziona saldamente Moreno Sacchi in sella a Conquistador Money, con un solido 145 che vede perfettamente concordi sul 72,5 i giudici Ricky Bordignon e Andrea Simons. Moreno, trainer presso Le Colombare QH di Asola (Mn), ha 39 anni, di cui 35 passati con i cavalli, la passione di suo padre che fin da piccolissimo lo ha indirizzato verso le gare in sella western e in particolare quelle di performance all around. Una volta optato per il reining, Moreno è stato assistente di Stefano Massignan, poi di Marco Ricotta e infine è arrivata la risolutiva esperienza americana a fianco del grande Todd Bergen: «Tutti loro sono stati per me un grande esempio», dice il bravo professionista. Conquistador Money, nickname Dori, 11 anni, Paint solid baia da Conquistador Whiz e Marry For Money, è stata acquistata quest’anno dalla famiglia Padrini, destinata alla più grande delle loro due figlie, Rebecca. «La cavalla era per lei nel Campionato Rookie e Rookie Youth, e per capirla meglio e aiutare Rebecca a fare altrettanto ho cominciato a fare gare scuola nelle Novice Horse Open», racconta Sacchi. «Anche se l’ho sempre montata in totale tranquillità, lei ha dimostrato di fare bene il suo lavoro. I punteggi sono stati tali da farci chiudere la stagione come Reserve Champion del Campionato regionale lombardo, e così ci siamo trovati qualificati per quello italiano. Qui ho provato a chiedere un po’ di più: lei è sempre onestissima, e questo è il risultato, ce l’abbiamo fatta! È stata sempre con me, sempre concentrata, e ha tirato fuori soprattutto degli ottimi spin…». Moreno ringrazia per questo successo prima di tutto la famiglia Padrini, e poi un lungo elenco di persone del suo staff e della sua famiglia, concludendo con «mia figlia Ginevra, che adesso è la cosa più importante della mia vita!».

Due giorni dopo la bella vittoria con Sacchi, Dori torna sul podio insieme alla sua giovanissima proprietaria con un bel 141: il titolo è quello di Irha Rookie Champion. 14 anni, e una concentrazione in gara davvero inusuale per un’esordiente, Rebecca Padrini ha ereditato la passione per i cavalli dalla mamma e ha iniziato a praticare l’equitazione a 6 anni, partendo dalla monta inglese. Conosce il reining presso il maneggio Fata Morgana e ora, da circa un anno, è seguita da Moreno. Già Rookie e Rookie Youth Champion per la Lombardia, alla finale cremonese arriva dritta sul podio nazionale nella prima delle due categorie (la seconda finale è in programma venerdì 29). «È molto dolce», dice di Conquistador Money la giovanissima amazzone. «Era la mia prima finale, quindi ero più emozionata del solito, ma avevo Moreno che mi seguiva e mi dava sicurezza da fuori. Poi, ho visto che la cavalla era con me, e mi ascoltava. Quindi mi sono rilassata, mi sono concentrata su ogni singola manovra ed è andato tutto bene». Il suo trainer è soddisfatto del risultato e sorpreso dall’atteggiamento “pro” di Rebecca: «Sembra timida e fragile, ma quando entra in gara è un cyborg! Precisa, concentrata, sempre sul pezzo. Non fa mai errori o sbavature: sembra una professionista!».

Giovanissima anche la Campionessa italiana Novice Horse Non ProLudovica Zambelli, 16 anni: abita in un paesino vicino a Ferrara, frequenta il liceo linguistico e si è qualificata con l’Associazione Reining Emiliano-Romagnola. Ha un passato equestre eterogeneo: «Ho iniziato all’età di 6 anni montando all’inglese ma dopo un anno ho deciso di cambiare maneggio e darmi alla monta americana passando dalla gimkana al cowhorse e infine al reining quattro anni fa», racconta. «Attualmente il mio trainer è Angelo Benedusi, che ho conosciuto quest’estate quando abbiamo acquistato un nuovo cavallo da lui. Mi sono sentita ben accolta fin dai primi giorni grazie anche alla disponibilità di Pamela Sartoni e di tutte le ragazze che si allenano con lui. Prima invece montavo vicino a casa con Serena Bagnara: per circa 7 anni, mi ha portato lei nel mondo del reining… E mi ha anche fatto incontrare Jerry, quindi è stata molto importante nella mia carriera sportiva!». Jerry, o meglio Jerry Sugar Chex, è un castrone sauro di 10 anni figlio di Mucho Chex To Cash e Sugarpride Talita e allevato da Lucio Ferrarini. «Non ha un grande show record: infatti era stato scartato per il reining e lo avevano messo sul team penning. Così, quando l’ho comprato abbiamo iniziato a gareggiare insieme quasi per gioco, ma poi siamo arrivati secondi nel campionato regionale Green Level e negli anni a seguire siamo entrati in finale o abbiamo vinto il Campionato. Insomma, mi ha sempre fatto fare bella figura anche in arene importanti». Il 2019 di Ludovica era iniziato con l’idea di partecipare alle qualificazioni per i Campionati giovanili Fei. A maggio Jerry viene selezionato insieme alla sua rider e partecipa al ritiro della Nazionale a Siena. «Qui però ha avuto qualche problema fisico che ci è costato la partecipazione ai mondiali di Ginevra», ricorda l’amazzone. «Sono stata ferma tre mesi per far sì che si riprendesse: abbiamo ricominciato da Elementa Masters Premiere dove siamo andati abbastanza bene e infine la vittoria qui a Cremona, dove però, in realtà non c’erano aspettative… Quindi anche se nel mio go le sbavature non sono mancate, nel complesso posso dire di essere molto soddisfatta». Ludovica ora in attesa di rimettersi alla prova nella Finale Youth di venerdì.

Alla testa della Over 50 Non Pro un divertitissimo Claudio Risso, 66 anni e una grinta invariata rispetto ai 35, quando ha iniziato a fare reining accumulando negli anni una autentica montagna di gloria sia come cavaliere, sia come allevatore, sia come talent scout di generazioni di giovani trainer molti dei quale dopo la scuola della Roberta’s Stable - il suo centro di Villafalletto, Cuneo - hanno spesso trovato la loro fortuna nelle grandi arene internazionali. Alla fine di un anno pieno di soddisfazioni, che ha visto il riconoscimento del suo stallone Spat Olena come unico Million Dollar Sire europeo (un titolo che, comparando l’entità dei premi di gara che concorrono a ottenerlo, negli Usa varrebbe circa nove volte tanto), e per lo stesso Risso l’introduzione nella Nrha Hall of Fame, Claudio si toglie lo sfizio anche di un primo titolo in Campionato Italiano: ma ancora i giochi non sono chiusi, perché è in ordine di partenza per la Non Pro di sabato. Lo fa proprio in sella al cavallo insieme al quale ha dato, vincendo il Maturity Irha qualche mese fa, la “pennellata finale” al Milione di suo padre Spat Olena. «Starfighter Lena, 8 anni, è un soggetto che ha avuto le sue buone prestazioni - per esempio fu quarto ex-aequo all’Irha Futurity 2014 insieme a Gennaro Lendi e poi nel 2015 vinse il German Futurity Bit Limited Open montato da Mirko Midili - ma per il resto non è mai stato veramente capito… È come il papà, suscettibile, permaloso. I figli di Spat Olena sono incredibilmente atletici ma molto sensibili: stoppano, spinnano al massimo, e apprendono con una velocità incredibile ogni manovra ed esercizio. Però perdonano poco, bisogna saperli addestrare, usare molta finesse. Starfighter ha una mamma che mi ha dato mille soddisfazioni, sia come atleta sia come fattrice: Rs Cheerry Miss Jac, da Mc Jac Flash (con Claudio è stata a sua volta Maturity Champion due volte, nel 1997 e nel ’98, ndr). Così l’anno scorso ho deciso di montarlo io e piano piano, iniziando dalle regionali, abbiamo cominciato a marcare dei 72 e dei 73. Quest’anno è entrato nelle corde del reining che sa fare, un bel reining, Quindi eccoci qui!».

E il magic cross Spat Olena per Mc Jac Flash, i due capostipiti dell’allevamento piemontese, ha già “colpito” ben tre volte in queste Finali di Campionato Italiano: perché anche il Champion Intermediate e Limited Non Pro, J Jac Olena, stallone di 9 anni, è un suo prodotto, anche se in questo caso Mc Jac è il padre e da Spat Olena viene invece la mamma Wind Fire Olena. «Sono due linee di sangue completamente opposte una all’altra», spiega Risso. «Hollywood Jac 86 era un tipico cavallo da lavoro degli anni ottanta, poca nevrilità e tanta robustezza, anche mentale. Mc Jac trasmette tranquillità: i cavalli figli suoi reggono la pressione di gara quasi all’infinito. Per questo è così complementare con la nevrilità di Spat Olena». La storia di J Jac è una di quelle che commuovono: dimenticato in un paddock dal precedente proprietario, quando la famiglia De Julio, appassionatissimi reiner napoletani, lo ha scovato è diventato il cavallo di Valentina, cugina di Vittorio De Iulio che lo ha portato ora ai due titoli italiani: «Era quasi abbandonato. Un vero peccato… Vale ha vinto con JJ il Campionato Green Level regionale, io ho iniziato a montarlo al Futurity europeo dove ho vinto la Limited Non Pro, poi da luglio ho iniziato anche le gare regionali vincendo tutte le tappe». Vittorio, più volte membro della Nazionale giovanile, ha 19 anni, afferma di essere in sella da quando ne ha tre grazie a zio Fabio - cavaliere che è a sua volta in gara a Cremona nel Futurity - e si allena presso Quarter Dream sotto la supervisione di Nico Sicuro.

La Over 50 Open va a Osvaldo Sperotto, 54 anni, qualificato in Veneto dove vive e lavora gestendo insieme a sua moglie un Centro Ippico a Sant’Orso in provincia di Vicenza. La sua storia con i cavalli inizia con le gare di performance negli anni Novanta, dove gareggiava e ha portato al successo tanti allievi, dato che il suo ruolo preferito e principale è quello di istruttore. «Anche ora il mio show record è più come istruttore che come cavaliere: questo è in effetti il mio primo titolo importante», dice. «Il mio punto di riferimento per quanto riguarda il reining è Nicola Cordioli». Osvaldo Sperotto ha montato Les Whimpys, castrone di 6 anni soprannominato “Il Biondo”, figlio di Wimpy Little Remedy e What Ruf Peppy, che ha addestrato personalmente con l’aiuto di Nicola. «Qui a Cremona è andato bene: forse meglio lui di me, perché gare di questo livello e in questo tipo di arene si fanno sempre sentire emotivamente… Ora ho mia figlia in finale nella Rookie-Youth: siamo proprio agli antipodi, io nella gara dei “vecchietti” e lei in quella degli esordienti!».

Mercoledì mattina sono entrate in campo anche le signore del reining, ovvero le amazzoni della categoria Ladies. Vince il titolo un’altra “sedicenne d’assalto”, Gloria Terzoli in sella a Sanger Boy: «Di soprannomi ne ha tanti ma quello che usano tutti è Walla», racconta la liceale monzese del suo compagno di avventure, stallone del 2010 da Walla Walla Whiz e Sanger Chic, addestrato negli Usa da Stefano Massignan che con lui era entrato nella finale del Nrha Futurity. Anche in Italia è passato per redini illustri, quelle di Giuseppe Prevosti con il quale è stato finalista nel Irha-Nrha Derby 2016. Gloria monta con Mattia Camisi ormai dal 2013, da quando cioè ha iniziato a fare reining: «Prima di arrivare al Camisi QH ho girato un po’, ma alla fine mi sono sentita a casa solo lì. Mi sono innamorata subito di questo sport: è incredibile come ci si possa affezionare tanto a un cavallo entrando con lui in totale sintonia». Concorrente nelle gare regionali della Lombardia dal 2017, nei progetti di Gloria per il 2020 c’è l’Irha-Nrha Maturity. «Quest’anno è stato impegnativo sotto molti aspetti... Ma Walla è sempre stato la mia “isola felice”. Mi ha dato tutto se stesso, sempre con me, non ha mai fatto nulla di sbagliato. Inizialmente dicevo a me stessa: “cavolo devo fare la Ladies! Con tutte quelle ragazze una più in gamba dell’altra” e mi demoralizzavo un po’. Ma poi mi sono rimboccata le maniche, mi sono allenata moltissimo, e i risultati sono arrivati».

Ed eccoci a Silvia BiaginiIrha-Fise Novice Riders Champion insieme al suo Ruf Little Chex, detto Raffaele. 26 anni, vive a Monticelli d'Ogina in provincia di Piacenza e lavora in un negozio di prodotti per animali: «Mi alleno al River T Ranch di Giovanna Marazzi. Il mio mitico trainer è Roberto Prevosti, di Grc Horses alla quale mi appoggio sempre in pre-gara», spiega. «Monto da quando sono bambina, e quando acquistai la mia prima cavalla da reining, nata alla Grc, iniziò il mio percorso con Roberto. Strada facendo, in un periodo in cui per varie vicissitudini mi sono dovuta spostare, ho avuto la grandissima la fortuna di incontrare il mio cavallo. Lo montava Nicola Sergio, con il quale aveva vinto il Derby Open level 1 nel 2016. Mi sono innamorata follemente: mai fatta una scelta migliore. Nicola mi ha seguita per un breve periodo, poi sono tornata al River T Ranch e a Prevosti, portando a termine questo campionato eccezionale». Raffaele, un bel sauro con maschera bianca e un solo occhio azzurro, viene dagli Usa (la sua mamma era stata acquistata gravida), figlio di Lil Ruf Trouble e Nu Dinamite Chex: oggi ha 9 anni. Passato tra le redini di fin troppi addestratori, tra i quali Andrea Mannucci, Lorenzo De Simone, Francesco Martinotti, Nicola Sergio, la sua amazzone lo descrive con toni fantasiosi: «Un cavallo eccezionale, dal carattere misto tra il “sono bello ma impossibile” e il “guardatemi ma non toccatemi”. Il mio campionato è iniziato in modo turbolento, perché lui ha fatto presente forte e chiaro chi era il capo fra i due. E non ero io… In seguito con la chiave di lettura fornitami da Roberto è arrivata la svolta che ci ha portati fin qui. Non posso essere più felice di così, e la soddisfazione più grande è stata sentire lui completamente tranquillo e la nostra assoluta sintonia».

Ufficio stampa Italian Reining Futurity