Irha-Fise, gli Year-End Champions 2019 hanno tutti un nome!

NICOLA CORDIOLI & LAST NIGHT SHOW NICOLA CORDIOLI & LAST NIGHT SHOW credits Bonaga Communication

Nelle ultime tre giornate il Campionato Italiano Irha-Fise è stato... dei giovanissimi!

Rebecca Padrini, che nei giorni scorsi abbiamo già raccontato come Irha Rookie Champion, si aggiudica a ruota anche la Rookie Youth e con essa un secondo titolo italiano. Con lei c’è sempre “Dori”, ovvero Conquistador Money 11 anni, Paint solid baia da Conquistador Whiz e Marry For Money,già Novice Horse Open Champion nella prima giornata di gare insieme a Moreno Sacchi, il trainer di Rebecca. Il punteggio di quest’ultima gara è anche migliore del 141 della prima: un bel 143. 14 anni e quasi una professionista per la concentrazione e freddezza con cui affronta l’arena, Rebecca corre per la Lombardia dove ha conquistato il titolo regionale nelle due classi d’appartenenza.

29 binomi hanno invece partecipato alla finale del Campionato Italiano Youth. Ed è bis, con un buon 139.5, per una scintillante Valerie Zonin in cap fashion oro, giovanissima amazzone del trentino Alto Adige che montava Sh Magic Peseta (Que Peseta x Magic Little Jac), castrone di 9 anni soprannominato ‘Revo’ acquistato dalla sua famiglia circa due anni fa. La bionda Valerie, 13 anni, che si allena sotto la guida di Luis Kompatscher, aveva infatti già vinto il titolo di Fise-Irha Rookie/Youth Champion lo scorso anno in sella a RZ BH Remins. «Prima di una gara sono sempre nervosa», spiega, «anche se il mio trainer mi dice che prima di tutto devo pensare a divertirmi. Il mio cavallo è stato bravissimo. Lo è sempre. Durante tutto il Campionato è stato davvero affidabile e generoso. È molto tranquillo e mi dà sicurezza». Valerie ha ereditato la passione per i cavalli dalla mamma, che insieme al papà e a Luis era ad attenderla fuori dal campo gara: «I miei genitori mi appoggiano sempre. Li ringrazio per avermi dato la possibilità di arrivare fin qui! Appena sono uscita mi hanno fatto i complimenti, ed è stata una bella soddisfazione tornare a vincere qui a Cremona. Non mi pare ancora vero!».

Molto giovane anche il Non Pro Italian Champion 2019, anche lui già salito al podio nei giorni scorsi per le classi Intermediate e Limited. Si riconferma miglior cavaliere non professionista d’Italia il diciannovenne napoletano Vittorio De Iulio in sella al suo “War Horse” J Jac Olena, 12 anni, soprannominato ‘JJ’ e figlio di Mc Jac Flash e Wind Jac Olena (by Million Dollar Sire Spat Olena). Il binomio ha una storia da brivido: «Se penso a quando ci siamo incontrati mi viene la pelle d’oca», racconta Vittorio, che monta con Nico Sicuro presso Quarter Dream. «Noi abbiamo una nostra scuderia, dove alcuni proprietari tengono cavalli in pensione. Un giorno arrivò un uomo che ne aveva alcuni da portarci, tra cui JJ. Non era in buone condizioni, era davvero stato trascurato. Ma mio zio Fabio lo aveva riconosciuto, e con grande ammirazione mi aveva detto: “Tu non sai che cavallo esagerato è quello!”. Così lo abbiamo curato e una volta recuperata la piena forma ha iniziato a montarlo la mia cuginetta Valentina, di 10 anni. Era bravissimo, ci siamo affezionati e poco dopo lo abbiamo comprato e ho iniziato a montarlo io. È un cavallo che ha una testa e un cuore incredibili: proprio bravo come diceva lo zio. Ho fatto la prima gara quest’anno al Futurity Europeo, vincendo la Limited Non Pro, e arrivando secondo nella Intermediate nonostante alcune sbavature. Dopo quell’evento abbiamo iniziato il campionato regionale, vincendo tutte le tappe. Andava benissimo, così l’abbiamo iscritto anche a Elementa Masters Premiere dove abbiamo marcato 217. Venire qui a Cremona e vincere tre titoli è stata la ciliegina sulla torta!». Pur essendo un tipo che riesce a mantenere la calma, Vittorio ha confessato di essere stato un po’ teso prima della finale Non Pro, perché nelle gare dei giorni passati aveva commesso qualche errore che nella categoria “alta” sapeva di non potersi permettere: «Speravo tanto di vincere, credo moltissimo nei mezzi di questo cavallo. Gli errori che abbiamo fatto sono stati tutti per causa mia… Nico me lo dice sempre: “Usa la testa!”».

Dai ragazzi ai professionisti del reining. È Nicola Cordioli, uno dei trainer più conosciuti in Italia e non solo, ad aggiudicarsi il titolo di Open Italian Champion 2019, in sella a Last Night Show, castrone di 7 anni nato in Italia, figlio di Gunner Special Nite e di una fattrice figlia di Doc Showtime. Soprannominato “Occhioni” dal proprietario Marcello Baldi per via dei suoi occhi azzurri, di lui Nic racconta: «Lo abbiamo preso quando aveva 4 anni: era stato addestrato da Michael Cabianca che lo aveva portato al Futurity qualificandosi per la finale. L’intenzione era quella di farne un “cavallino da non pro” per il proprietario, ma alla fine lo abbiamo montato un po’ entrambi, sia in gare scuola che in competizioni più impegnative, come il Derby Europeo disputato con Marcello. Anche lo scorso anno eravamo in finale al Campionato Italiano, ma siamo stati sfortunati proprio nella gara decisiva, e anche ieri nella finale Intermediate Open ha trottato in uscita da un roll-back. Sono felice perché oggi, invece, siamo riusciti finalmente ad arrivare in fondo senza intoppi!». Cordioli ha sottolineato la qualità delle manovre di questo soggetto: «Sono ottime, forse non ha molto stile nel cerchi, ma spinna e stoppa davvero forte. Però non è facile, va montato, preparato… E poi è intelligente e non lo puoi prendere in giro. Vuole essere rispettato». Cordioli, che da due anni ha realizzato il sogno di montare e allevare nella sua nuova struttura a Verona, del suo percorso di qualificazione dice: «Non è una passeggiata arrivare in fondo, e soprattutto non è detto che la miglior gara sia quella che si fa a fine anno, anche perché ci si arriva stanchi, provati dopo tante regionali, specialmente per un cavallo come lui che ha fatto tutto doppio: le Open con me, e le Non Pro con il proprietario».

Mattia Nadalini, 28 anni, si aggiudica il titolo di Intermediate Open Italian Champion insieme a Miss Gunnagunna, maestosa femmina palomina di 5 anni, figlia di Hollywood Gun Dunit x Miss Doctor Gunny, appartenente a Giulia Mandaletti che collabora con Mattia nella scuderia dove attualmente opera, Mandaletti Quarter Horses, vicino a Bergamo. Originario della provincia di Verona, Nadalini si è avvicinato al reining proprio grazie a Nic Cordioli, iniziando come groom e poi come assistente. Nel 2010, terminate le scuole superiori, ha trascorso un anno in Texas presso Jim Mc Cutcheon e al suo ritorno ha lavorato presso Luga QH, Paolo Orlandini, Mirko Midili e Dominik Reminder. Nel 2015 lavora in proprio per due anni presso la Meridiana QH (Va), e alla fine del 2016 arriva la proposta di Claudio Risso. Alla Roberta’s Stable rimane per le stagioni 2017 e 2018 insieme al collega e amico Matteo Cuniglio: in quel periodo conquista il titolo di 2018 Futurity 4YO Open Level 1 Reserve Champion in sella a Rs Apple Lena. Per esigenze di famiglia, decide però di riavvicinarsi a casa: all’inizio del 2019 si sposta quindi presso il centro di Mandaletti. Miss Gunnagunna, con lui sul podio italiano, fu acquistata da Giulia Mandaletti nell’estate dei suoi tre anni, allevata e iniziata da Roberto Prevosti. Insieme a Giulia, è stata finalista Open Level 2 e 1 all’EuroFuturity 2018, ma essendo fisicamente molto impegnativa per l’amazzone vista la sua mole imponente, è stato deciso di affidarla alle redini di Mattia: «Non è facile di carattere, ma quando trovi il giusto feeling sa essere molto collaborativa», racconta Nadalini, che con lei ha conquistato il titolo di 2019 Derby Open Level 1 Reserve Champion. «Se trovi la giusta chiave di lettura nella sua preparazione, lei non ti tradisce. Come è fuori, è in gara, sempre sincera, anche se a volte non è stato semplice interpretarla. Ma quando è pronta e serena, è una garanzia». Mattia, che con questa femmina dall’occhio azzurro è anche stato finalista Open Level 4 al Maturity 2019, è soddisfatto della sua gara a Cremona: «La cavalla ha fatto tutto bene, e l’errore sul rallenty è stato probabilmente colpa mia perché ho chiesto troppo bruscamente», conclude.

È infine la bella Noemi Guerra, originaria di Pesaro dove vive e lavora nel ranch di famiglia, attivo da ben 40 anni - ma che si è qualificata nel Campionato dell’Emilia Romagna - ad aggiudicarsi il titolo di Fise-Irha Limited Open Year End Champion in sella alla bella chestnut Cpr Star Stripsnap (da Star Spangled Whiz x Cpr Lizzie  Snap, by Snapper Cal Bar), proprietà di Enrico Barbato: lo score della finale è 141,5. Noemi, 37 anni e trainer professionista da circa 10, monta a cavallo da quando ne ha solo quattro, cresciuta a stretto contatto con questi animali fin dall’infanzia: «Mi sono innamorata del reining perché è la disciplina che ti permette di entrare in massima sintonia con il cavallo che addestri e monti: è quel che fa la differenza nel rapporto con l’animale, rispetto ad altre specialità meno intense». La compagna di gara di Noemi è un prodotto dell’allevamento Giraudini: «L’abbiamo presa quando aveva solo 7 mesi, ma ho iniziato a domarla e addestrarla quando aveva 2 anni e mezzo perché fisicamente era un po’ piccolina e abbiamo voluto aspettare che si sviluppasse meglio. Da allora l’ho cresciuta e montata sempre io, fino a oggi che ha 7 anni: quindi ci conosciamo da sempre. È un tipo particolare: una cavalla di carattere, quasi come uno stallone, ma con moltissimo talento», continua Naomi. «È piuttosto solida, soprattutto negli spin e negli stop, ma sono convinta possa migliorare ancora». Il binomio si era già piazzato al terzo posto nella finale Limited Open dei Campionati Italiani 2018, oltre ad aver vinto i Campionati regionali dal 2017 fino ad oggi; inoltre, Noemi e la bella chestnut sono arrivate in finale al Maturity 2019. La cavalla ha ottenuto anche ottimi risultati con la giovane figlia del proprietario, che la monta nelle Youth e nelle Novice Riders.

Ufficio stampa Italian Reining Futurity