Campionato Italiano IRHA-FISE: day 1 & 2

DOMENICO GIANNITTI & SAILOR BOOM DOMENICO GIANNITTI & SAILOR BOOM credits Studio di fotografia Andrea Bonaga

Iniziate anche le “danze finali” per il sofferto Campionato Italiano Fise-Irha, che ha portato a Cremona cavalli e cavalieri selezionati durante lunghi mesi di gare nei circuiti regionali di tutta Italia.

I primi a scendere in campo sono stati i binomi della Novice Horse Open e Non Pro, dove il podio vede brillare su tutti Matteo Vedovato tra gli open e Andrea Castelli tra i non pro.

Vince la Open con un sonoro 145 il trainer professionista Matteo Vedovato in sella a Top Chic SG, un cavallo appartenente allo stesso Matteo in comproprietà con il noto allevatore Vittorio Rabboni. I due hanno condiviso anche l’addestramento del cavallo, che nel 2017 fu finalista al Futurity Irha-Nrha e si piazzò terzo, con il secondo miglior punteggio, al Futurity Europeo: «Mi aveva davvero sorpreso lo scorso anno, qui a Cremona. Purtroppo nella finale avevamo bucato un marker e pertanto ci eravamo giocati la gara. Invece al Futurity Europeo è andata bene: ma poteva andare ancora meglio…». Così il trainer originario della provincia di Treviso, dove vive e lavora a Maserada sul Piave. Figlio di Topgun Whiz con mamma Magnetic Lady, da Chic Magnetic, Top Chic SG a Cremona si è anche qualificato per la finale Futurity 4 yr-olds. «Questo incrocio di linee di sangue è molto interessante, e aveva già prodotto bene», spiega Matteo. «Lui però da puledro era piccolino, e se ne stava un po’ in disparte. Quindi a quel tempo, lo acquistammo quasi per gioco, senza grandi aspettative. Non avremmo mai pensato di arrivare a questi risultati… Capita ancora che i brutti anatroccoli diventino dei bei cigni!». Top Chic Sg, allevato da Silvia Gandolfi, fu acquistato tramite Francesco Arrighi quando aveva 20 mesi: «Ha sempre avuto tanto talento in tutte le manovre. Però è molto sensibile e davanti alle situazioni nuove, come la grande arena di Cremona, può andare in stress. Ma il suo potenziale e la facilità che dimostra nel fare tutto quello che gli viene chiesto compensa ampiamente questa sua ansia. Basta capire come gestirlo, fare le cose con calma, entrare in empatia con lui, per ottenere prestazioni rilevanti.

Andrea Castelli, che si è qualificato tramite il Campionato lombardo insieme a Miss Playguns (Great Sun Burst per Playguns Chick), ha conquistato il titolo della Novice Horse Non Pro con un buon 142.5: «Non pensavo di arrivare così in là», ha dichiarato. «In realtà abbiamo fatto il campionato lombardo per provare la cavalla in vista delle gare più importanti, ma alla fine mi sono trovato con la qualificazione per le Finali in tasca, e una volta qui addirittura con il titolo!». Con questa brava femmina Andrea è anche in finale per i levels 2 e 1 del Futurity 4 yr-olds: «Vista la forma della cavalla sarebbe stato meglio che mi fossi iscritto anche al livello 3 e 4!», ride il giovane cavaliere,e aggiunge «Per a verità questo risultato è abbastanza inaspettato: Miss Playguns ha sempre ottenuto punteggi un pochino più bassi, ma oggi ha veramente dato il meglio di sé, forse perché in campo prova l’ho sentita talmente seria e pronta che io stesso sono entrato in gara più convinto del solito». Un successo arrivato anche grazie a qualche dritta “di quelle giuste” da parte di Mattia Nadalini, che dal prossimo anno collaborerà con MandalettiQuarter Horses ASD dove Andrea si allena.

Ieri, mercoledì 12 dicembre, in mattinata sono poi scesi in campo le amazzoni e gli over 50, con due energici e simpaticissimi cavalieri alla testa della classifica in queste ultime, a dimostrazione che il reining, e in generale l’equitazione, non hanno età.

Ad aggiudicarsi il titolo di Irha-Fise Over 50 Open Champion è il pluridecorato trainer altoatesino Markus Schopferoriginario di Chiusa, in sella al suo fedele stallone baio Jokin Whiz (Who Whiz It x Jokin Peppy), qualificatosi per le finali nel circuito piemontese. Markus, addestratore e cavaliere eclettico, attivo nel reining, nel cutting e soprattutto nel cow horse, vanta uno show record interminabile: da oltre 30 anni pro del reining, e da 15 presidente della European Reined Cow Horse Association, si è laureato Open Champion in tutti gli Special Events di Cow Horse per molti anni consecutivi, oltre a essere Derby e Futurity Open Champion per il Cutting e finalista nei più grandi aged events del reining. Brilla particolarmente il titolo di 2015 Nrha World Champion Intermediate Open, proprio in sella a Jokin Whiz. Questo cavallo speciale ha 8 anni, ed è nato in Italia nell’allevamento di Cecilia Frediani. Fu addestrato inizialmente da Marco Manzi, per poi passare sotto la guida di Schopfer circa quattro anni fa.  «Jokin è per me un cavallo davvero importante. Tre anni fa, quando abbiamo vinto il titolo Nrha World, ha avuto una stagione agonistica molto impegnativa. Quindi, dopo un periodo di riposo, ora lo sto portando soltanto alle gare regionali per tornare a marcare dei buoni punteggi, come lui sa fare», ha raccontato l’esperto cavaliere internazionale. «La prima volta che ho partecipato a una “over 50” avevo un cavallo di 22 anni! Adesso, almeno il cavallo, è un po’ più giovane!». Schopfer vive a Ivrea ed esercita la sua professione a Cigliano.

Un altro goal per il team di Matteo Vedovato arriva con il titolodi Over 50 Non Pro Champion per Carlo Lovisetto, autore di un buon 140.5 in sella al suo castrone MTK Boop, (classe 2007, figlio di Mr Tori Kid e di Planet Boop, da Planet Hollywood). Il binomio si allena infatti sotto la guida di Matteo. Questo castrone venne acquistato presso la scuderia di Renzo Canciani, e si è rivelato un cavallo molto particolare. Sensibile, timoroso e difficile nella gestione quotidiana, si trasforma in una fredda macchina da reining una volta entrato in campo gara. Un soggetto di grande talento, stoppatore deciso ma complicato e “non per tutti”; ha però trovato un feeling speciale con il suo proprietario e cavaliere, un imprenditore agricolo produttore di fieno e mangimi, oltre che appassionato allevatore di cavalli.

«Boop è molto importante per me», dice Carlo, «per il terzo anno consecutivo mi ha portato fino alle finali del Campionato italiano e siamo sempre andati a podio: quest’anno poi è stata davvero un’avventura eccezionale e inaspettata, conclusasi addirittura con il titolo di Champion! Devo ringraziare il mio team, soprattutto Matteo Vedovato e Alberto L’Abbate, che mi supportano sempre. Da solo non ce l’avrei mai fatta. I non pro come me spesso non hanno nè il tempo nè le competenze per portare i cavalli a gareggiare a questi livelli, abbiamo bisogno di una guida tecnica. E quando questa funziona, i risultati si vedono!

Per le “Signore del reining” in prima posizione abbiamo Verena Rigott, ventisettenne di Appiano, vicino a Bolzano. Poco più di tre anni nel reining per la neo-Campionessa Ladies Year-End, che ha acchiappato il titolo con un bel 142.5 sul suo castrone baio Lonesome Saturday, figlio di Saturdaynight Custom e Lonesome Sally Lena e allevato da Ambrosini QH. «Ho comprato “Sabo” quando ho iniziato con questa disciplina; sono stata seguita prima da Massimo Seppi, Cody Sapergia e Tomas Martinek, e poi mi sono spostata nella scuderia di Maurizio Ferrarol in Trentino, sotto la guida di Max Ruggeri per poi tornare quest’anno presso Tomas». Verena ha già guadagnato titoli importanti in questa sua breve carriera, anche negli Special Events: nel 2016, Irha Maturity Level 1 Champion; nel 2017 Irha/Nrha Derby Level 1 Reserve Champion, finalista nel Nrha German Breeders Futurity ai livelli 3, 2 e 1 ed EuroDerby Reserve Champion Level 1. Del suo compagno di gara dice: “Onesto e stabile. I suoi progressi sono stati costanti, ed è migliorato gara dopo gara: ora è un vero “consistent horse”». Quanto al Campionato Italiano, Verena e Lonesome Satrurday sono Champions già tre volte: Rookie nel 2016, Novice Horse nel 2017 e quest’anno Ladies. Purtroppo la brava amazzone non ha avuto una settimana facile: «Ho perso un amico, il mio cavallo a casa: e venerdì avevo il primo go del Futurity 3-yr-old che con questo peso non è andato bene… Fortunatamente c’è sempre Sabo che mi salva!».

La serata di mercoledì ha visto scendere poi in campo gli intermediate e limited non pro. Tra i primi si fa largo l’amazzone toscana Maddalena Esti, dopo di un vivace run-off con l’avversaria Roberta Gianformaggio, tre volte Champion nel 2017, con cui era a parimerito al termine della categoria (score144). Nel run di spareggio, la Esti ha segnato 143.5, mentre la sua avversaria non è andata oltre un 139.5.  La ventenne originaria di Firenze che lavora come buyer per un negozio di abbigliamento, monta presso il 23 Quarter Horses in Piemonte e va a cavallo da quando è una bimba, poiché suo padre ha sempre avuto una passione per questi animali. Nel reining dal 2011, i suoi trainers sono stati Ahmad DelJoyee Sabeti, Giovanni ‘Dido’ Masi, Francesco Barbagli, Nicola Sergio, Alessandra Ouellet e Guglielmo Fontana. Maddalena ha montato nella Finale di Campionato Rambo Bo Sun, classe 2007, figlio di Bars Jacson Bo e Be Each Sabra, allevato in Piemonte da Franco Rosso presso la Peschiera Quarter Horses e addestrato da Francesco Martinotti. La Esti lo monta da tre anni: «Èun bravo cavallo, molto portato per spin e stop che sono il suo forte. Il binomio si è qualificato gareggiando nel circuito Lombardia Reining: «È stato per me un percorso molto importante, ma diciamo che è stata anche una scommessa: mi ero messa in testa che dovevamo andare bene per forza! Ci sono state delle piccole difficoltà, talvolta dettate da incomprensione fra me e Rambo. Ma alla fine, tutto sommato, è stato un anno ricco di soddisfazioni!».

È invece Tommaso Fedeli insieme a Lil Plain Mercedes, detto “Nero”, il 2018 Fise-Irha Limited Non Pro Champion: 20 anni, di Ravenna, Tommaso si è qualificato nel circuito dell’Emilia Romagna. Monta da 8 anni, sette dei quali in reining, e da due al Pollarini QH seguito da Pierluigi Fabbri, Daniele Sapigni e Marco Tartaglini, mentre alla specialità lo aveva iniziato Francesca Manara. Fedeli, che  gestisce insieme al padre e allo zio l’attività di famiglia, ha già al suo attivo ottime prestazioni come quella che lo portò lo scorso anno, proprio insieme a Nero, al terzo posto del Futurity austriaco 4-yr-olds limited open, in finale per tutti e quattro i livelli all’Irha-Nrha Futurity 4 anni,  e poi in quinta posizione al Derby Irha-Nrha 2018 level 2 e 1. Il compagno di Tommaso nell’avventura del Campionato italiano si chiama Lil Plain Mercedes detto Nero: è nato in Montana ed è stato importato da Piero Pollarini. Figlio di Cromed Out Mercedes e Little Plain Pep, ha accumulato $8,894 di vincite Nrha, e prima dei risultati ottenuti con Tommaso, montato da Alessandro Pollarini, è stato finalista al Futurity austriaco 2016, terzo nel 2016 Irha-Nrha Futurity level 3 e 2 Non Pro e poi Irha-Nrha Futurity 4-yr-olds level 2 Non Pro Reserve Champion.«È un cavallo è un cavallo completo e solido, che grazie al suo ottimo carattere ti permette di esibirlo sempre con grande fiducia», spiega il giovane cavaliere, che conclude: «dal punto di vista agonistico è stata un stagione ricca di soddisfazioni sia a livello regionale che degli show nazionali».

Ultima gara della giornata di ieri è stata quella per decidere il nuovo Novice Riders Champion Fise-Irha: che è risultato essere Domenico Giannitti, 50 anni, di Frassinello Monferrato. La vittoria è arrivata anche in questo caso a seguito di un run-off. Questo imprenditore piemontese, che va a cavallo da oltre trent’anni, dopo esperienze nel pole bending e nel barrel racing da tre anni si è appassionato al reining. I suoi preparatori tecnici sono stati Alex Tomè, Lorenzo De Simone e Stefano Cerutti. Domenico vanta nel proprio show record la vittoria con il Piemonte nel Campionato Italiano Irha a squadre 2018 e il titolo di Champion nel Campionato Regionale Apcr, divisione Novice Rider. Il suo cavallo, Sailor Boom, del 2008, è una femmina figlia di Frozen Sailor per Make A Boom, da Boomernic. È stata allevata da Christian Brunello, addestrata in principio da Ricky Nicolazzi e finita da Alex Tomè. Domenico la monta da un anno e ha avuto modo di apprezzare la sua abilità nei cerchi e negli spin, che sono il suo fiore all’occhiello. «Il campionato è andato molto bene», dice. «Sono davvero soddisfatto di questa cavalla, che ha dimostrato di avere un grande cuore, e tanta costanza. Ci siamo qualificati sia nella Novice Rider sia nella Intermediate Non Pro, e questo per noi è stato davvero un risultato notevole».

Ufficio stampa Italian Reining Futurity